I boli ruminali a lenta dissoluzione nascono a metà degli anni sessanta del novecento in Scozia, concepiti inizialmente per fornire oligoelementi ai ruminanti al pascolo. Si tratta sostanzialmente di grosse compresse a dissoluzione controllata, che permettono di fornire nutrienti specifici per molti giorni o settimane. Pratici e sicuri da applicare, di solito risolvono il problema per il quale sono stati formulati in dose unica, risparmiando tempo e fatica all’allevatore.
In tempi recenti la loro popolarità tra gli allevatori di bovini è aumentata, in parallelo alla scoperta del ruolo rivestito dagli squilibri elettrolitici del postparto nel determinismo delle malattie del puerperio, fino a sfociare in una vera e propria bolomania. Come spesso capita con le mode, il mercato si è riempito di prodotti, alcuni molto seri, altri molto meno.